“Non posso perdonarlo”. ” Spero che muoia!” “Come ha osato?” “Come può pensarla in quel modo?” “Come può essere così….?”
Quante volte ci capita di dire o pensare certe frasi o di ascoltarle da qualcun altro? Viviamo in una società incapace a lasciare andare, per cui il tema del perdono diventa centrale in un percorso di crescita personale. Infatti senza di esso non c’è vera libertà per l’individuo, colui che prova rancora, rabbia, desiderio di prevalsa e vendetta è destinato ad una schiavitù dell’anima che renderà la sua vita un vero e proprio inferno. Le sue giornate saranno caratterizzate da pensieri ossessivi da cui per riflesso emergeranno sensazioni ed emozioni scomode oltre ad azioni violente ed esplosioni d’ira spesso riversate su chi non c’entra assolutamente nulla. Preda delle sue ossessioni, la persona rancorosa riverserà tutta la sua collera sull’ambiente circostante, finendo per compromettere e rovinare ciò che di buono aveva creato nella sua vita. Ciò che questo individuo proprio non riesce a comprendere è che tutte le negatività, scomodità, sofferenze e frustrazioni dipendono da lui. La sua mente lo spinge a delegare all’esterno le responsabilità per la propria condizione, ma questa è solo un’illusione, una scusante di comodo dettata da debolezza o pigrizia, dando all’ego il compito di guidare la mia esistenza e di gestire quella situazione. Sebbene non se ne renda conto, la verità per questo individuo è che il potere di trasformare quella sofferenza è pienamente nelle sue mani, e si manifesta facendo ricorso allo strumento del perdono. Perdonare, ovvero donare a sé stessi una possibilità, l’opportunità di lasciarsi alle spalle una vicenda dolorosa o una persona “tossica” per la nostra esistenza. Se riusciamo a perdonare, a lasciare andare, le nostre azioni future non saranno più dettate da un movente legato alla negatività e alla debolezza. Saremo liberi di scegliere e di manifestare un potenziale vasto come l’Oceano, calmo come le acque del mare in una serena mattina d’estate. Pensate al potere della quiete interiore. Sembra un ossimoro, lo so. Ma è in realtà la nostra vera ed unica forza.
Ovviamente perdonare non vuol dire lasciare il potere agli altri di umiliarci, maltrattarci o prenderci in giro. L’atto di perdonare non consiste nel dare il potere agli altri di governare le nostre vite come meglio credono. Niente impedisce di mantenere un animo calmo nei confronti di chi ci ha fatto del male e allo stesso tempo avere una ferma determinazione nel prenderne le distanze. Anche questo vuol dire assumersi pienamente la responsabilità della propria vita.